giovedì 13 giugno 2013
"L' ANNINA"
Grazie sempre e comunque. Buona vita!
"L'Annina portò avanti la gravidanza divisa tra il lavoro e il peso della carcerazione di Cafiero. Trascorreva quasi tutte le giornate con la gente del Palude, occupandosi dei bambini, della case delle barche e di quel poco della scuola popolare che era sopravvissuto alla morte di Ideale. Spesso ascoltava le donne che, in circolo, ripulendo assieme a lei le lenze o i cordami raccontavano quanto si diceva stesse avvenendo in città e oltre, parlavano di persone che ormai avevano sostituito i vecchi personaggi della storia del Colle, la loro epica e la loro levità. E pur se a volte le più anziane di loro, la Renzia o l'Armida sopra tutte, tentavano di condire quei tristi resoconti di miserie con particolari piccanti e pettegolezzi da paese, l'Annina, sempre col sorriso sulle labbra, aveva un pensiero per la cella in cui immaginava costretto il suo uomo, e il buonumore si smorzava in un tremito o in uno sguardo perduto.
Dal Palude, la sera, tornava al colle salendo la ripida strada con la bicicletta di Cafiero, con la quale aveva ormai sostituito il cavallo venduto al Portale per avere due bicci con cui apparecchiare la cena. Saliva pedalando con rabbia, l'Annina, dondolandosi sui pedali troppo alti per lei, così che sembrava una specie di Ganna ubriaco impegnato sopra un passo alpino. E anche quando l'ingombro della gravidanza fu evidente, l'Annina continuò a scendere e a salire sopra quel coso nero troppo grande, incurante della preoccupazione delle donne per lo sforzo ripetuto o per l'accidente di una caduta."
tratto da - Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli.
Cervello e cuore caratterizzano questo personaggio femminile. Ho voluto trascrivere questa pagina perchè descrive non solo un grande amore tra un uomo e una donna ma riesce a trasmettere un senso di solidarietà tra donne che, forse non fa parte del nostro presente, ma che personalmente mi introduce in un'atmosfera fatata, in un connubio perfetto tra realtà e fantasia.
Carlè
P.S. Postato su "Boccaccia mia" il 9 marzo 2013 per gentile concessione della stupenda MAB che sempre ringrazierò.
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Ma cosa vedo mai?
RispondiEliminaUn blog dove rispondere alla mia Carlè..che delizia..e che regalo!
Mi piacerebbbe imparare a dire " Buona vita" , ma per ora posso solo scriverlo , senza pensarlo...
La figura dell'Annina, è di una tale forza, delicatezza e coraggio, come poche persone possiedono ai giorni nostri, unito alla fierezza di essere donna, e soprattutto una persona decorosa !
Un abbraccio stretto!
Nella, grande Nella, splendida Nella!
RispondiEliminaSei stata tu, proprio tu che mi hai spronato ad aprire un blog. Tu, con il tuo primo commento in cui mi hai regalato uno spezzone della tua vita. Tu, che poi mi hai detto che non riuscivi a trovarmi. Nel momento in cui pensavi di essere nella più totale debolezza, in realtà eri un contenitore colmo di forza, come lo sei ora e lo sarai domani. Tu sei la mia "Annina"! Non scherzo eh!
Ti voglio bene!!!
Evanir,ciao!
RispondiEliminaNon conosco il portoghese, però ti ringrazio per le belle parole che credo di aver compreso. Anch'io ti abbraccio teneramente e ti lascio con queste parole di Adelia Prado:
“Minha mãe achava estudo
a coisa mais fina do mundo.
Não é.
A coisa mais fina do mundo é o sentimento".
Che la tua vita sia piena di sentimento!