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venerdì 25 aprile 2014

LE NONNE della moschea


...Appena l'imam Alsaberi entrava in casa, le nonne si lavavano le mani nella houz, le asciugavano e andavano in biblioteca per accompagnarlo nella stanza da bagno.
Tutto avveniva in silenzio. Una delle nonne gli toglieva delicatamente il turbante e lo posava sulla scrivania. L'altra nonna lo aiutava a togliersi la veste da preghiera e l'appendeva all'attaccapanni. L'imam non faceva niente. Non toccava nemmeno i suoi vestiti. Le nonne si erano lamentate molte volte con Aga Ja. "Non è possibile andare avanti così. Non è normale e non è neanche sano quello che fa, quello che pretende Alsaberi. Non abbiamo mai avuto un imam come lui in questa casa. E' giusto che voglia essere pulito, ma così esagera. Non tocca nemmeno i suoi figli e mangia solo con il cucchiaio che tiene in tasca. Non reggerà a lungo così."
Le nonne riferivano ad Aga Jan tutto quello che succedeva nella casa. Anche i segreti che nessun altro era autorizzato a conoscere.
In realtà le nonne non erano delle vere nonne. Erano le domestiche della casa, e vivevano lì da più di sessant'anni. Erano ancora bambine quando il padre di Aga Jan le aveva portate giù dalle montagne e non se n'erano più andate. Nessuno ricordava più da dove venissero, non parlavano mai del loro passato. Non si erano mai sposate, ma tutti sapevano che avevano entrambe una relazione segreta con lo zio di Aga Jan. Quando lui veniva a trovarli, erano sue.
Le nonne erano parte della casa, non meno del vecchio corvo, del cedro e delle cantine. Una di loro aveva allevato l'imam, l'altra Aga Jan. Erano le confidenti di Aga Jan e le custodi delle tradizioni della casa.
...Nascoste dietro la tenda della cucina, le nonne videro Shahbal dirigersi al buio con uno scatolone verso la biblioteca.
..."Sta succedendo qualcosa nella biblioteca", disse Golbanu a Golabe, "qualcosa di importante che neanche noi siamo autorizzate a sapere".
...Salirono in punta di piedi fino alla finestra, ma le tende erano chiuse. Superarono silenziosamente la finestra e si fermarono davanti alla porta. Dalle fessure filtrava una misteriosa luce argentata.
Le nonne appoggiarono l'orecchio alla porta...guardarono attraverso il buco della serratura, ma videro solo quella strana luce che riempiva la stanza. Deluse, tornarono indietro e scomparvero nel buio del cortile.

tratto da: La casa della moschea di Kader Abdolah










ALTRA DIMENSIONE


sabato 19 aprile 2014

BUONA PASQUA


LA GIOIA A CASA TUA


... Pochi minuti e l'amico scavalca le transenne.
    "Jorge, tanto tiempo!": è l'inizio...preceduto da un bacio e un abbraccio.

    A VOI!